Biscotti con farina d’avena, mandorle e yogurt

 

Ormai avete capito che amo preparare i biscotti in casa, mi rilassa e mi gratifica. Scelgo gli ingredienti rigorosamente BIO, oggi vi propongo i biscotti integrali con farina d’avena mandorle e yogurt… sono davvero deliziosi.

Ingredienti:

140 g farina integrale

125 g di yogurt bianco io ho usato quello delattosato

100 g farina integrale d’avena

100 g di zucchero di canna

50 gr di polvere di mandorle (farina di mandorle)

1 uovo

Mezzo cucchiaino di vaniglia in polvere bourbon del Madagascar

 

 

Preparazione:

 Mettete le tre farine in planetaria con il gancio a foglia poi aggiungete lo zucchero.

Amalgamate l’uovo con lo yogurt ed aggiungeteli alle polveri, inserite la vaniglia ed impastate.

Otterrete un composto omogeneo tipo pasta frolla. Se necessario aggiungete un po’ di farina per ottenere la giusta consistenza.

Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola e mettetelo in frigo per mezz’ora.

Trascorso il tempo stendete l’impasto tra due fogli di carta forno.

Mettete i biscotti che formerete in una placca da forno rivestita con carta forno.

Infornate a 180°c in forno statico per 15 minuti circa fino a che non sono dorati.

 

Piadina integrale senza lievito e strutto

Finite le vacanze riprendo la mia alimentazione sana quindi via gli stravizzi.

La Piadina integrale è una coccola che mi concedo senza sensi di colpa, dal sapore rustico, una bontà unica, ricca di fibre e molto leggera… io la adoro!

E’ una variante della classica  Piadina romagnola a differenza di quest’ultima è realizzata con farina integrale, senza strutto e senza lievito ma con olio extravergine d’oliva che la rende morbida ed elastica.

 

 

Facile e veloce da preparare.

Ingredienti per 5 piadine:

200 g Farina integrale

50 g Farina 0 

20 g Olio evo

130 ml Acqua 

1 pizzico sale fino

 

 

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Preparazione:

Miscelate le farine, aggiungete il sale e l’acqua poco alla volta, iniziate ad impastare in planetaria con il gancio a spirale.

Aggiungete anche l’olio ed impastate energicamente fino ad ottenere un panetto liscio e omogeneo.

Formate un panetto e lasciatelo riposare coperto da un canovaccio per 15 minuti sulla spianatoia.

Con il tarocco, dividete l’impasto in 5 parti di uguale peso. Formate con ogni pezzetto una palletta così sarà più facile stenderlo.

Stendete con il matterello formando un disco rotondo dallo spessore di 3 mm circa.

Fate scaldare una padella antiaderente di diametro maggiore rispetto al disco delle piadine. Quando è ben calda, adagiate la piadina integrale e fate cuocere a fiamma moderata.

Quando cominciano a comparire le bolle e la parte inferiore si sarà dorata potete girarla e proseguire la cottura dall’altro lato.

Impilate su un piatto e farcitele come più vi piace.

 

Gelato di ricotta e miele… senza gelatiera

Se mi dovessero chiedere qual’è stata la novità culinaria di quest’estate, senza indugi direi il gelato di ricotta e miele scoperto in Sardegna e prodotto da una azienda gallurese!

 Tornati a Roma non c’è stato modo di trovarlo in nessun supermercato ed allora cosi che si fa?  Si inizia a studiare, ci si allaccia il grembiule e si fa il gelato in casa anche senza gelatiera!

Il primo tentativo l’ho fatto con la ricotta di bufala ed è stato positivo, ma il secondo è stato fantastico, direi che mi sono parecchio avvicinata a quello gallurese quindi direi buona la seconda.

 

 

Ingredienti per 6 porzioni:

300 gr di ricotta di pecora

300 ml di panna fresca

170 di latte condensato

50 gr di miele (di castagno sarebbe meglio)

Un pizzico di sale

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Preparazione:

In una ciotola lavorate con le fruste la ricotta insieme al latte condensato al miele ed al sale fino ad ottenere un composto cremoso.

Versate la panna in una ciotola e lavoratela con le fruste lasciandola semi montata.

Incorporate la panna semi montata alla crema di ricotta con una spatola con movimenti dall’alto verso il basso.

Trasferite il tutto in un contenitore adatto al freezer e riponetelo per almeno 4 ore.

Servite il vostro gelato alla ricotta guarnito con qualche goccia di miele.

Trifle di pesche al marsala e mandorle

l trifle di pesche è un dessert al cucchiaio cremoso e golosissimo che si ispira al classico trifle inglese.

La versione tradizionale prevede l’ alternanza di biscotti o pan di Spagna a una farcitura di crema pasticciera, arricchita con frutta fresca e panna, la versione che vi propongo è una variante alle pesche con strati di crema al mascarpone e panna, perfetta per l’estate.

 Ho usato un mix di biscotti sia i tradizionali frollini che quelli al cioccolato avena e nocciole,

voi usate quelli che più vi piacciano.

Per rendere il dolce più leggero non ho usato le uova per la crema al mascarpone.

 

 

Ingredienti per 4 bicchieri

250 ml di Panna frasca

250 gr Mascarpone

 100 gr di frollini

100 gr di biscotti di avena al cioccolato e nocciole

60 gr Zucchero a velo

4 Pesche, io ho usato quelle gialle

30 gr di zucchero semolato

20 gr di mandorle pelate

Cannella ½ cucchiaino

Gocce di cioccolato fondente un cucchiaio

Marsala  1 goccio

Menta qualche foglia

 

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Preparazione:

 tostate le mandorle e tritattele grossolanamente.

Lavate, sbucciate e tagliate a cubetti le pesche poi mettetele in padella e fatele cuocere  con lo zucchero semolato per un paio di minuti infine  sfumate con il marsala . Quando saranno morbide, ma ancora al dente, spegnete e fate raffreddare.

Sbriciolate grossolanamente  i biscotti in una ciotola, unite la cannella e metà della granella di mandorle.

Montate con le fruste elettriche   la panna ben fredda con  il mascarpone alla massima potenza. Appena la crema inizierà ad avere consistenza, aggiungete lo zucchero a velo e incorporatelo per bene.

Componete il dessert all’interno di 4 bicchieri alternando strati di biscotti, poi di crema e infine di pesche Ripetete fino a esaurimento degli ingredienti.

Conservate in frigorifero il trifle di pesche fino al momento di servire e poi completate con foglie di menta fresca e la restante granella di mandorle.

 

Marmellata di limoni senza buccia

 

Come sempre a casa mia questa marmellata nasce dall’ esigenza di dover utilizzare i limoni rimasti senza buccia che ho usato per fare il limoncello… in verità ho utilizzato solo la scorza di un limone.

Ho usato dei limoni genuini non trattati ed appena raccolti, lo zucchero semolato e la mela che regala dolcezza e mi permette di non utilizzare la pectina industriale per la conservazione della marmellata.

Insomma dall’unione di pochi ingredienti genuini è possibile creare un prodotto semplice e gustoso, versatile, buono a colazione spalmato sul pane tostato con del burro oppure come protagonista  delle mie crostate.

Ingredienti:

40 limoni senza scorza sono 2.400 kg (otterremo circa  3 litri di succo di limone)

1,3 Kg di zucchero semolato

1 mela

Preparazione con kenwood cooking chef:

Anche per questa marmellata mi avvalgo del mio fedele Kenwood cooking chef ma vi darò anche le indicazioni per la procedura tradizionale.

Spremete i limoni con lo spremiagrumi, tenete da parte eventuali semi e le parti membranose dei limoni che metterete in un sacchettino di tela che legherete (contengono tanta pectina)

Tagliate la buccia dell’unico limone a striscioline (ma se voi li avete interi utilizzate tutte le bucce ed in questo caso aumentate le dosi di zucchero di un kg.

Lavate la mela, togliete il torsolo e tagliatela a pezzettini.

Mettete nella planetaria il succo di limone, le bucce di limone, il sacchettino  di tela e la mela, inserite il gancio a mezzaluna ed impostate la temperatura al massimo e la velocita 3 poi portate a bollore ed abbassate la temperatura, fate sobbollire dolcemente  per un’ora e mezza massimo 2 ore,  fino a che il liquido si è ritirato per metà e la buccia si sarà ammorbidita.

Togliete il sacchettino di tela, strizzatelo per raccogliere il succo contenente la pectina, aggiungete lo zucchero e regolate la velocità di mescolamento a 1 fino a quando lo zucchero si sarà sciolto.

Se necessario rimuovete la schiuma, portate la temperatura a 105 °C e abbassate la manopola di regolazione per mantenere la temperatura costante.

Controllate il livello di solidificazione versando un cucchiaio di marmellata su un piatto freddo, fate raffreddare se spingendo la superficie la marmellata raggrinzisce significa che è pronta.

Una volta raggiunto il punto di solidificazione e di cottura desiderato, versate la marmellata nei barattoli sanificati. E mettete a testa in giù fino a che non è completamente fredda.

 

Procedimento tradizionale

Mettete il succo di limone, le bucce di limone, il sacchettino di tela e la mela in una pentola e portate ad ebollizione, abbassate la fiamma e fate sobbollire dolcemente fino a che il liquido si è ridotto della metà, togliete il sacchettino e strizzatelo come sopra, unite lo zucchero mescolate fino a che non si è sciolto completamente e cuocete sempre a fiamma moderata mescolando di continuo, per evitare che la marmellata si attacchi e si caramellizzi lo zucchero.

Cuocerete in totale per circa 2 e mezza, la marmellata sarà pronta quando mescolando il contenuto girerà più lentamente e soprattutto non schiumerà più. Fate sempre la prova di solidificazione (vedi sopra)

Se questa è soddisfacente mettete la marmellata ancora calda nei barattoli e capovolgeteli

Ps la sanificazione dei barattoli: metteteli capovolti in una vaporiera e lasciateli sul fuoco per 15/ 20 minuti poi scolateli ed asciugateli accuratamente.

 

 

Limoncello di Leonardo

 Limoncello che passione ma solo se è quello di mio marito Leonardo, una ricetta che negli anni ha aggiustato dando vita ad un nettare stupendo.

Un lavoro a quattro mani io spilucco i limoni e lui fa il piccolo chimico.

 

Ricetta per 2 litri di limoncello

1 l di alcol puro

La buccia di 10 limoni biologici e appena colti

600 gr di zucchero

1 litro di acqua

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Procedimento

Lavate ed asciugate i limoni, sbucciateli facendo attenzione a non prendere la parte bianca, (darebbe un sapore amarognolo a liquore)

 Metteteli in infusione per 4 settimane dentro in un barattolo di vetro capiente con l’alcol

Trascorso il tempo separate le scorze dall’alcol, otterrete un liquido di colore giallo intenso.

Ora portate in ebollizione il litro d’acqua, spegnate, aggiungete lo zucchero,

Mescolate per bene e fate raffreddare per qualche ora.  

Aggiungete l’alcol, mescolate ripetutamente ed imbottigliate, lasciatelo al buio per qualche giorno dopodichè sarà pronto.

 

Plumcake allo yogurt con farina di farro e confettura di albicocca

Un plumcake alto e soffice, preparato per la colazione di questo fine settimana con un ripieno ricco di confettura di albicocche, sia dentro che fuori e con una granella di zucchero che lo rende super goloso e perfetto anche per una genuina merenda

 

Ingredienti per uno stampo da pluncake da 24 cm

190 g di farina di farro

190 g di farina 00

150 g zucchero

125 g yogurt bianco

100 ml olio di semi di arachidi

0.2 g di vaniglia bourbon in polvere

16 g lievito per dolci

200 g confettura di albicocca

3  uova  medie

Granella di zucchero qb

 

 

 

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Preparazione:

In una  ciotola capiente  montate le uova e lo zucchero con una frusta elettrica alla massima velocità per qualche minuto fino ad ottenere un composto  gonfio e spumoso.

Uniate lo yogurt e l’olio di semi a filo e continuate a mescolare bene il tutto ma a velocità ridotta infine aggiungete anche la vanillina.

Unite un po’ alla volta le farine setacciate prima insieme al lievito e mescolate alla velocità minima per ottenere un composto liscio e compatto.

Versate nello stampo da plumcake metà del composto ed unite la confettura, circa 5 cucchiai.

Coprite con il restante impasto e decorate la superficie con un filo di confettura nel mezzo e la granella di zucchero sui bordi. Infornate a 190 °C in forno statico per 45/50 minuti.

 

Spaghetti di Daikon al tonno e rucola

Dopo lo spaghetto di zucchine ho provato quelli di daikon che devo dire… di prestano molto.

Il daikon è una radice di origine asiatica che ormai viene prodotta anche in Italia.

E’ un ortaggio con pochissime calorie, ricco di vitamine, sali minerali ed è antiossidante.
Si tratta quindi di un piatto leggero, a basso contenuto di carboidrati,
con la dieta chetogenica li preparo al posto di un piatto di pasta asciutta.

Ho trovato molto intrigante il sapore pungente del daikon accostato alla rucola, al tonno ed al limone.

La dieta Chetogenica continua ad essere molto stimolante, crea sempre nuovi stimoli alla mia creatività.

Ingredienti per una persona:

150 gr di daikon.

50 g di rucola

120 gr tonno al naturale

15 gr di olio evo

Scorza di limone qb

Timo limone qb

Sale pochissimo

Pepe nero qb

 

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 Preparazione:

Spuntate e lavate il daikon, con il pela patate pelate la parte esterna poi utilizzate il pelapatate con la lama dentellata, sarà proprio questa a creare l’effetto spaghetti di daikon.

  Poneteli in una padella con uno spicchio di aglio e l’olio evo, coprite e se necessario aggiungete un cucchiaio di acqua.

Quando saranno cotti ma ancora croccanti aggiungete il tonno al naturale, aggiustate di sale, fate insaporire e aggiungete la rucola, spegnete e coprite, fate riposare giusto il tempo  che la rucola appassisca.

Togliete lo spicchio di aglio, grattugiate la scorza di limone, sminuzzate il timo limone e finite con una spolverata di pepe nero…buon appetito!

 

Alici a “Beccafico” in versione Chetogenica

Le alici a beccafico sono un piatto siciliano nella mia città di origine cioè Trapani, sono servite sia come antipasto sia come secondo piatto e sono molto facili da preparare.

Vivo a Roma e grazie alla mia pescheria di fiducia ho usato alici freschissime di Anzio ed ho adattato questa ricetta in versione chetogenica, quindi gluten-free.

Ho dovuto eliminare la “passolina” (uva passa) e la mollica di pane che invece troviamo nella versione originale.

Nella mia dieta lo considero un piatto unico, per poterlo realizzare ho usato anche le calorie del mio spuntino.

 

Ingredienti per una persona:

160 gr di alici già pulite ed aperte a libro

15 gr di olio evo

10 gr mandorle

10 gr di parmigiano

5 gr di pinoli

Prezzemolo un ciuffo

Mazzetto di finocchietto selvatico

½ spicchio di aglio

½ Limone

Foglie di alloro

Sale qb

 

 

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Preparazione:

Pulite le alici: eliminate la testa, togliete le interiora, la lisca centrale ed apritele a libro poi sciacquatele bene ed asciugatele.

Se avete una pescheria di fiducia fatele pulire ed aprire da loro…così il grosso è già fatto!!

Tostate i pinoli.

Nel tritatutto frullate finemente le mandorle.

Nel bicchiere del tritatutto inserite il prezzemolo, il finocchietto selvatico, l’aglio e frullate finemente.

In una ciotola versate le mandorle, i pinoli, le erbette tritate con l’aglio, il parmigiano, la scorza di limone grattugiata, la metà dell’olio ed il sale.

Lavorate con la forchetta fino ad ottenere un composto morbido.

Con un pennello ungete la teglia di olio, sceglietela della dimensione giusta in modo tale che venga riempita completamente così facendo le alici rimarranno l’una accanto all’altra senza spostarsi e senza perdere il loro condimento.

Adesso farcite le alici: disponetele sul piano di lavoro e con l’aiuto di un cucchiaino disponete il  ripieno  all’interno,  arrotolate i filetti di alice  su loro stessi partendo dalla testa in direzione della coda.

Procedete in questo modo con tutte le alici a vostra disposizione ed andate a disporle nella teglia inserendo mezza foglia di alloro e mezza fettina di limone tra le alici. In questo modo durante la cottura l’alloro ed il limone andranno ad arricchire il sapore del pesce.

Prima di infornare versate il resto del succo di limone e di olio evo e se vi è rimasto anche un pò di ripieno.

Cuocete in forno a 180° per 20 minuti.

Ps questa versione è appagante e goduriosa come l’originale!

 

Pan di Fragole

Come dicevo la volta scorsa, mio figlio ha scoperto le fragole e dopo aver fatto la confettura di fragole, lo spumone alle fragole finalmente ho fatto il pan di fragole, un dolce che stava nella lista dei “da fare” in attesa che avvenisse il miracolo!

Il pan di fragole è una torta morbidissima, facile e veloce da fare!

E’ un dolce preparato senza burro,  con olio di semi di arachide, quindi adatto a chi come me è intollerante al lattosio o per chi cerca un dolce più leggero e digeribile.

 

 

Ingredienti:

350 g fragole

250 g farina tipo 2

200 g zucchero

100 g olio di semi di arachide

50 g bevanda alle mandorle non zuccherata

16 g lievito in polvere per dolci

4 uova medie

1limone (scorza grattugiata)

1 pizzico di sale

succo di ½ limone

zucchero a velo (per decorare).

 

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Preparazione

Imburrare e infarinare una teglia del diametro di 22 cm.

Lavate sotto l’acqua corrente le fragole ed asciugatele, togliete il picciolo e tagliatele a pezzetti, mettetele nel frullatore insieme al succo di limone e frullatele fino ad ottenere una purea.

Montate le uova insieme allo zucchero in una ciotola con le fruste elettriche fino a che diventano chiare, spumose e gonfie, unite l’olio a filo e mescolate delicatamente per non smontare le uova.

Aggiungete la farina setacciata con il lievito, il pizzico di sale e la scorza grattugiata del limone ed infine unite la purea di fragole al resto dell’impasto ed il latte di mandorle.

Versate il composto nella tortiera e cuocete in forno statico preriscaldato a 175 gradi per 50-55 minuti.

Verificate la cottura facendo la prova stecchino prima di sfornare.

Fate raffreddare poi sformare la torta e trasferirla su un piatto da portata.

Al momento di servirla spolverizzate la superficie con lo zucchero a velo e per i più golosi qualche ciuffetto di panna!