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Tortino alici e zucchine versione Keto

Oggi ho riadattato una ricetta che ho già pubblicato nella rubrica “ leggero ma con gusto”,

riadattandola alla mia nuova dieta “Keto”.   

   

Gli ingredienti sono sempre per una persona.

Ingredienti:

160 gr di alici medie 

200 g di zucchine romanesche

15 gr di olio evo

7 gr di farina di pistacchi

10 gr di parmigiano

Stezze di limone qb

Uno spicchio d’aglio

Prezzemolo un ciuffetto

Pepe macinato fresco qb

Preparazione:

Lavate e tagliate le zucchine a fette sottili, fatele cuocere in padella per 10-15 minuti con mezzo bicchiere d’acqua, un cucchiaino di olio extra vergine di oliva ed uno spicchio d’aglio. 
Tagliate le acciughe a metà partendo dal lato della pancia, iniziate dalla testa fino alla coda, eliminate le interiora, la lisca e la testa.

Con un pennello ungete di olio i pirottini e spolverateli con la farina di pistacchi , disponete all’interno dei pirottini le alici formando dei petali con le code verso l’esterno.

Spegnete le zucchine, quando saranno tiepide aggiungete il prezzemolo tritato, il cucchiaio di parmigiano e le zeste di limone poi trasferite il tutto all’interno di ogni singolo pirottino, richiudendolo con le code delle alici. 

Ungete e spolverate con altra farina di pistacchio.
Disponete i tortini su una teglia ed infornate in forno caldo a 200 gradi per 15 minuti, fino a quando non avranno assunto in superficie un bel colore dorato.

Capellacci al lampredotto con lenticchie e salsa verde

Credetemi, prima di cucinare questi “Cappellacci” ho fatta un’attenta ricerca.

 

Dovevo capire cosa stavo cucinando quindi mi sono appassionata alla ricerca della sua storia e alla sua trasformazione nei secoli.

Del lampredotto si iniziano ad avere notizie già nel Quattrocento, era infatti un piatto tipico della cucina tradizionale povera  fiorentina, ricavato dall’abomaso uno dei quattro stomaci dei bovini, ricavato quindi dai prodotti poveri e di scarto.
Nel corso dei secoli però è diventato un vero e proprio caposaldo della cucina Fiorentina.

Il termine lampredotto, prende spunto da un cibo costoso che si chiamava Lampreda, quest’ultimo era un pesce pregiato che a quel tempo viveva nelle acque dell’Arno, pare che il suo aspetto rugoso era molto simile al lampredotto.

Il lampredotto ai giorni nostri viene gustato all’interno di un panino salato, il semelle ovvero un panino all’olio fiorentino che si accompagna con una salsa verde a base di prezzemolo, uovo sodo e capperi oppure con una salsa piccante.

“Poggiolini pasta fresca” ha deciso di mettere il lampredotto dentro la sua squisita pasta all’uovo creando eccezionali cappellacci che ho pensato di associare alla zuppa di lenticchie e alla salsa verde della quale vado matta!!!

 

Ingredienti per 4 persone:

Una confezione di tortelli al lampredotto Poggiolini

Per la crema di lenticchie:

Un bicchiere di Lenticchie

 1 costa  Sedano

1 Carote

1/2Cipolla

Concentrato di pomodoro mezzo cucchiaino

Una foglia di alloro

Sale

Pepe

 

 Per la salsa verde:  

Un mazzo di prezzemolo
Una manciata di capperi

Un tuorlo d’uovo sodo.
Acciughe (la ricetta prevede quelle sotto sale) io ho usato quelle sott’olio
Olio evo
Pepe nero.

Iniziate con la zuppa di lenticchie:

Setacciate e lavate le lenticchie, mettetele in un tegame insieme agli odori, copritele di acqua, aggiungete una foglia di alloro ed il concentrato infine fate cuocere per il tempo necessario, circa20/30minuti.

Quando le lenticchie saranno cotte, lasciatene da parte 4 cucchiai poi togliete la foglia di alloro e frullate il tutto creando una crema omogenea poi passatela al setaccio con un colino a maglie fitte e tenetela in caldo.

Per la salsa verde:

Frullate il tutti gli ingredienti contemporaneamente col frullatore ad immersione, unite l’olio evo fino ad avere la giusta consistenza.

Cuocete i cappellacci per il tempo riportato in confezione. In ogni piatto versate la crema di lenticchie calda, scolate i cappellacci e poggiatene 2 o 3 per piatto quindi distribuite un cucchiaio di lenticchie intere in ogni piatto e versate la salsa verde aiutandovi con il cucchiaino. Buon Appetito

 

Plumcake di carote arance e mandorle

Questo plumcake di carote è una versione delle famose “camille”.

Una merendina che mio figlio adora, nonostante non ami il gusto delle arance e delle mandorle, le camille le ha sempre divorate e quindi per me è un modo per fargli mangiare frutta che di solito non mangia tanto ricca di vitamine e minerali.

Perfetta quindi per la colazione o la merenda.

Ingredienti per uno stampo da plumcake 24 x 11 cm:

200 g di farina 00

250 g di carote

200 g di zucchero

100 g di mandorle spellate e tritate molto finemente

3 uova io ho usato 1 di papera ed uno di gallina

1 arancia grande (la scorza e il succo)

150 g di olio di semi

1 bustina di lievito per dolci

zucchero a velo vanigliato per decorare.

Procedimento:

Lavate e pelate le carote, tritatele finemente in un mixer, aggiungete l’olio e continuate a frullare finché non otterrete una crema di carote bella liscia ed omogenea. 

In una ciotola capiente montate alla massima velocità per 10 minuti le uova intere con lo zucchero affinché il composto non risulterà gonfio, spumoso e di color giallo paglierino.

Aggiungete al composto la crema di carote e la buccia grattugiata dell’arancia, continuate   a lavorare il composto finché le carote non vengono assorbite. Unite, poco per volta, la farina setacciata, la polvere di mandorle ed il lievito, continuate a lavorare con le fruste, ora aggiungete il succo dell’arancia e mescolate nuovamente.

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Imburrate e spolverate con farina lo stampo da plumcake 24 x 11 cm.

Versate il composto ed infornate a 180° per 35/40 minuti. 

L’interno rimane umido per cui lo stecchino di prova che userete per valutare la cottura non sarà mai perfettamente asciutto.

 

 

Spaghetti allo sgombro sciuè sciuè

Un piatto che sa molto di mare, semplice semplice con l’unica pretesa di soddisfare la voglia di pesce. Un piatto che ti riporta all’estate, alla bella stagione ed in questo periodo di “clausura forzata” la voglia di uscire, di prendere sole, di andare al mare, di stare in mezzo alle persone è atavica!

 

Ingredienti per 2 persone:

220 gr di filetto sgombro fresco

10 pomodori pachino

1 mazzetto di finocchietto selvatico

10 olive taggiasche

2 spicchi di aglio

1 peperoncino

1 cucchiaio di capperi

Olio evo qb

Prezzemolo qualche fogliolina.

Preparazione

In una padella soffriggete aglio, olio e peperoncino, aggiungete i pomodori lavati e tagliati a metà, fateli appassire ed aggiungete i filetti di sgombro, privati della pelle, aggiungete le olive denocciolate e i capperi dissalati, fate cuocere per 10 minuti, il tempo necessario per la cottura del pesce.

 

Sciacquate il finocchietto.

Tostate il pangrattato con olio e aglio e un po’ di prezzemolo.

Cuocete gli spaghetti e scolateli al dente, saltateli con il condimento dove aggiungerete anche il finocchietto selvatico.

 Servite spolverando per ogni piatto un cucchiaio generoso di pangrattato.

Polpette di spinaci, patate e pollo

Questa ricetta nasce dalla esigenza di riciclare il pollo lesso e degli spinaci cotti, l’idea più semplice ed immediata è stata la polpetta!

Inutile dirvi che di 15 polpette mio figlio ne ha mangiate 10!

Ingredienti per 15 polpette:

500 gr di spinaci cotti

200 gr di pollo lesso

50 gr di parmigiano

10 uova

Noce moscata qb

Sale qb

Preparazione:

Pelate, tagliate e lessate le patate, una volta cotte scolatele e schiacciatele.

Tritate a coltello la carne di pollo e gli spinaci ben strizzati, mettete il tutto in una ciotola, unite il parmigiano, la noce moscata, le patate schiacciate ed impastate per bene.

Mettete l’impasto per 15 minuti in frigo.

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Trascorso il tempo sopra indicato, formate delle palline grandi come quelle da ping pong e schiacciatele quindi passatele nel pangrattato e friggetele in abbondante olio di semi.

Servitele ancora calde.

 

Spaghetti di zucchine con salmone e zeste di limone

E’ un bel piatto appagante, gustoso e leggero, questa nuova dieta, in questo particolare periodo di Clausura forzata era proprio quella che ci voleva creando in me nuovi stimoli per riattivare la mia creatività.

Ingredienti per 1 persona

200 gr di zucchine

120 gr di salmone al naturale

15 gr di olio evo

 Scorza di limone qb

Sale pochissimo

Pepe nero qb

 

Preparazione

Spuntate e lavate le zucchine, utilizzate il pelapatate con la lama dentellata sarà proprio questa a creare gli spaghetti di zucchine poi poneteli in un padella con uno spicchio di aglio e l’olio evo, coprite e se necessario aggiungete un cucchiaio di acqua.

Quando saranno cotti ma ancora croccanti aggiungete il salmone al naturale, aggiustate di sale, fate insaporire e spegnete, grattugiate la scorza di limone ed una spolverata di pepe nero…  buon appetito!..

Pancake alla nocciola

Appetitosi e golosi!! si proprio golosi!

 

ingredienti per 3 pancake:

15 gr di farina di Nocciole

1 albume 

un pizzico di lievito per dolci.

olio di semi di arachidi 1/2 cucchiaino

Preparazione:

Montate  l’albume a neve, accorpate la farina di nocciole ed il lievito.

Scaldate una padella antiaderente ungetela con pennello di olio, versate un cucchiaio  di composto, allargatelo con il cucchiaio e fatelo gonfiare quindi giratelo e cuocete per 1 minuto e cosi via.

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Torta zucchine porri e speck

Sempre in tema di torta salata, ecco un’altra idea deliziosa, una torta salata golosa che accontenta tutti, sia grandi che piccoli…infatti mio figlio ne va ghiotto.

Ingredienti:

2 rotoli di pasta sfoglia fresca e tonda

3 porri

7 zucchine

60 gr speck

50 gr di parmigiano

125 ml di Panna fresca

1 uovo

Pepe qb

Sale qb

Preparazione:

Pulite lavate e tagliate a fettine i porri e le zucchine, fate rosolare con l’olio quindi fate appassire poi spegnete e fate raffreddare.

 Affettate lo speck, unitelo alle zucchine ed ai porri.

Sbattere in una ciotola l’uovo, aggiungete la panna ed il parmigiano poi incorporate le verdure al composto. In una teglia srotolate la pasta sfoglia con la sua carta da forno, versate sopra il composto e pareggiatelo, di seguito srotolate anche l’altro disco e poggiatelo sopra, chiudete i bordi e ripiegateli sopra di esso. A questo punto infornate in forno preriscaldato a 200° per circa 35 minuti. Vi consiglio di servirla tiepida, buon appetito!

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Torta di scarola

In questo periodo di “clausura” forzata come si suol dire, cucino qualsiasi cosa  ma soprattutto cerco di  finire quello che  ho in casa.

Per questa ricetta potete utilizzare come base della torta salata la pasta sfoglia oppure la pasta brisèè  od ancora la pasta matta…a voi la scelta.

Io ho usato la pasta sfoglia già pronta.

Ingredienti:

2 rotoli di pasta sfoglia fresca e tonda

2 mazzi di scarola

10 olive

Una manciata di capperi sotto sale

3 acciughe sott’olio

1 spicchio di aglio

1 peperoncino

Olio evo qb

sale qb

Preparazione:

Lavate la scarola, tagliatela grossolanamente e sbollentatela.

In una padella fate rosolare l’olio, l’aglio ed il peperoncino; quando l’aglio è dorato toglietelo e unite l’acciuga e poi fatela sciogliere dopo unite la scarola ben scolata e cuocetela per 15/20 minuti, unite le olive denocciolate, i capperi dissalati e saltate ancora un po’, infine spegnete.

In uno stampo srotolate con la sua carta da forno la pasta sfoglia, bucherellatela e versateci sopra la scarola quindi coprite con l’altro rotolo di sfoglia, ripiegate i bordi sulla pizza, bucherellate e fate cuocere in forno preriscaldato a 200°per circa 25/30 minuti o comunque fino a che la superficie non risulti ben dorata e croccante.

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Sfince di San Giuseppe Siciliane

Come per il maritozzo anche per le sfince di San Giuseppe mi sembra doveroso raccontarvi un po’ di storia visto che l’origine di questo dolce è antichissima, tanto da essere citato  anche se con nomi diversi sia nella Bibbia e sia nel Corano. Inoltre, pare che sia l’evoluzione di pani o dolci Arabi o Persiani fritti nell’olio.

A trasformare questi semplici pani fritti furono le suore del Monastero delle Stimmate di San Francesco di Palermo, molti secoli fa.  Ne fecero dolci coperti di miele da consumare per la Festa di San Giuseppe del 19 marzo. Nel tempo la ricetta è stata tramandata ai pasticceri palermitani che la arricchirono trasformandola nella “Sfince di San Giuseppe” che troviamo oggi in commercio. Sono soffici bignè ripieni di ricotta e cioccolata decorati con la ciliegia candita, la scorza di arancia candita e la granella di pistacchio. Questi dolci li troviamo tutto l’anno nelle numerose pasticcerie della Sicilia occidentale.

E’ uno dei miei dolci preferiti insieme al cannolo e alle cassatelle.

Ingredienti:

250 gr di farina 00

250 acqua

5 uova

50 gr di burro

5g di sale

Un pizzico di bicarbonato

Olio di semi di arachidi 1 litro

Per la farcitura:

500 gr di ricotta di pecora

150 gr di zucchero a velo

50 gr di gocce di cioccolato

Per guarnire:

Ciliegie candite

Granella di pistacchio

Scorza di arancia candita

 

Procedimento per la crema di ricotta:

Mettete la ricotta di pecora a sgocciolare quindi setacciatela e mescolatela per bene in una ciotola insieme allo zucchero poi aggiungete le gocce di cioccolato.

Per le sfince:

Sciogliete il burro ed il sale in un tegame insieme all’acqua e portate ad ebollizione.          Quindi aggiungete la farina setacciata tutta insieme, mescolate continuamente per il tempo necessario (5-10 minuti)  il composto deve avere  il colore della cera e si deve staccare dalle pareti del tegame.
Versate l’impasto nella  planetaria con il gancio a foglia, lasciatelo intiepidire e cominciate a incorporare le uova uno alla volta fino a ottenere un composto liscio e dalla consistenza densa e cremosa. Infine, aggiungete il pizzico di bicarbonato e lavorare la pasta ancora per qualche minuto.
Cuocere 3-4 cucchiaiate del composto per volta in abbondante olio caldo a 170 °C rigirandolo di tanto in tanto fino a farlo gonfiare e dorare bene (10-15 minuti). Quindi ponete su carta assorbente in modo da eliminare l’olio in eccesso.

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Aspettate che si raffreddino e spalmate la superficie con la ricotta che metterete sopra e, se volete, anche un po’ al centro praticando un foro.

Guarnite come da foto.