Questa ricetta è frutto della mia nonna del cuore con la quale sono cresciuta, la considero la donna più buona del mondo.
Avevo voglia di fare le cassatelle, un dolce tipico della mia terra che insieme ai cannoli ed alle spingi di San Giuseppe, è considerato da me il dolce del cuore.
Ho interpellato mia madre, per avere la ricetta delle sue “cassateddre” così mi ha dato la ricetta della nonna e si è anche raccomandata:” prima di mettere a riposare la pasta battila con il mattarello (prima di cuiccare a pasta vattiala cu sagnature si no i ‘mbuddre quannu la friggi un ti li fa )”.
Un dolce semplice ma di una bontà infinita.
Ingredie
Farina di semola rimacinata grano duro 500 gr
Olio evo 100 gr
Zucchero 50 gr
Vino bianco ½ bicchiere
Buccia grattugiata di ½ limone
Sale pizzico
Per la farcia
1 kg di ricotta di pecora
Zucchero 200 gr
Cioccolato fondente 100 gr
Cannella qb
Olio di semi di Arachide 1 litro
Zucchero a velo qb
Procedimento
Impastate la farina con lo zucchero, l’olio ed il vino. Quando avrete ottenuto una palla con l’impasto, battetelo con il mattarello (bastano 4 volte, mettetelo a riposare per un’ora).
Quindi preparate la crema di ricotta.
La ricotta deve essere asciutta; setacciatela e lavoratela con lo zucchero, la cannella ed il cioccolato che avete precedentemente tagliato a piccole scaglie.
Trascorsa un’ora, prendete l’impasto, tagliatelo a pezzetti e stendetelo con la macchina sfogliatrice o con il mattarello, dovete ottenere una sfoglia sottile, coppate la pasta con un coppa pasta tondo di 11 cm di diametro, se preferite, date la forma della mezzaluna o di un fagottino tondo.
Nel primo caso, della mezza luna, con un cucchiaino ponete la crema di ricotta, spennellate con acqua i bordi e ripiegate la pasta su se stessa, sigillate e rifilate con la rotella zigrinata, nel caso del fagottino, ponete al centro di un disco la crema di ricotta e sovrapponete un secondo disco, poi spennellate i bordi con l’acqua, sigillate e rifilate con la rotella zigrinata.
Friggetele in un tegame a bordi alti con abbondante olio, appena dorate, scolatele.
Ancora tiepide spolveratele di zucchero a velo e gustatele.